GOMBOC

In un villaggio di cacciatori di balene, una bambina assiste agli ultimi istanti di una megattera spiaggiata e stabilisce un profondo legame con il gigante marino.

Incastonata tra le scogliere della costa adriatica si trova una serie di grotte artificiali, scavate nel corso delle generazioni da un gruppo di pescatori noto come i "Grottaroli". Ogni mattina i pochi rimasti di loro, ora tra i 70 e gli 80 anni, scende i ripidi sentieri che portano alle loro grotte per continuare il loro mestiere. Lì, il suono delle onde si fa tutt'uno con il ticchettio del tempo, mentre gli ultimi grottaroli riflettono sul loro amore per il mare.

Within Arm's Reach esplora il viaggio di una squadra di biologi marini nel tentativo di salvare i cavallucci marini del Mar Piccolo.
Esposta al forte inquinamento delle acque e alle minacce del traffico illegale, quella che un tempo era una delle più grandi popolazioni di cavallucci marini d'Europa, si trova ora a un bivio cruciale: rischiare l'estinzione o lottare per la sopravvivenza.
Riusciranno, lavorando giorno e notte sopra l'acqua e sotto la superficie, a riportare la speranza in questo Giardino dell'Eden dei cavallucci marini un tempo chiamato?

In una nevosa e fredda notte d'inverno una giovane veterinaria alle prime armi deve combattere le inaspettate avversità della vita per dimostrare a se stessa e ad un burbero e anziano contadino di montagna di poter portare a termine la sua missione: dare alla luce l'amata Bufera, regina delle vacche della stalla. È una questione di vita o di morte.

Basilio si è ormai abituato alla mancanza d'acqua, agli abusi delle autorità, alla sofferenza e alla solitudine che genera la corruzione. È intrappolato, come molti altri, nel sistema che regna dove vive.

"Cosa ci lasceremo alle spalle dopo il collasso?

BEYOND US è un viaggio attraverso il nostro capolavoro di Desolazione."

I treni che passano sulla ferrovia tra Lambrate e l’Ortica sono lo sfondo sonoro, insieme al contrappunto dei ronzii degli insetti e dei cinguettii degli uccelli, di un’area una volta agricola, poi industriale alla periferia della città. Al boom economico degli anni ’60 è seguito un lungo periodo di degrado e questo luogo un tempo di orti e frutteti, è diventato deposito di rifiuti vari, macerie, prodotti dalla “digestione” di una città in tumultuosa crescita. In tempi recenti il Comune ha dato in uso questo non-luogo a diverse associazioni per farlo tornare ad essere un luogo, di orti, giardini, biodiversità, grazie alla passione di una trentina di ortogiardiniere e ortogiardinieri.
La scelta dei nostri “eroi” si orienta a far convivere in armonia zone incolte (erbe alte, roveti, un boschetto) e orti fioriti, ortaggi e fiori che nella bella stagione, donano una tavolozza di colori e la danza di api e libellule. Nelle zone incolte hanno fatto la loro casa fagiani, conigli selvatici, ricci, una volpe e nel piccolo stagno il rospo smeraldino.
Vedremo e ascolteremo gli ortisti che lavorano e raccontano le loro esperienze in questo luogo finalmente vivo e, per fortuna, apparentemente disordinato se visto con gli occhi di un’artificiosa e antropocentrica simmetria. Nei giardini San Faustino ci si trova lontani dalla città e vicini ai suoi rumori e alle sue continue trasformazioni.
I giardini non sono un luogo ideale, ma reale; un richiamo a una dimensione vecchia e nuova del vivere in una grande città.

Green Nettle produce materiale sostenibile da grandi ortiche coltivate sulle splendide pendici del Monte Kenya, fornendo al contempo mezzi di sussistenza agli agricoltori locali.

La possibilità di (ri)costruire la storia umana ormai non avviene più nei soli archivi: è nel regno della spazzatura. Ma cosa accadrebbe se non ci fossero più rifiuti? Il passato del nostro presente non potrebbe più essere parte del nostro futuro. Per sopravvivere, i rifiuti devono quindi cercare rifugi alternativi. Ed è proprio all'interno abitanti delle profondità degli oceani che troveranno riparo...

Uno sguardo inedito nel misterioso mondo della Iceberg Licking Society mentre l'associazione affronta la più grande minaccia al "leccamento" degli iceberg: il riscaldamento globale.